Benessere naturale

La tisana perfetta

Una delle cose belle dell’autunno, per me, è poter di nuovo tenere tra le mani una tazza di tisana fumante. Che sia per scaldarmi mentre lavoro seduta alla scrivania, o per soddisfare la voglia di qualcosa di buono dopo cena, per me con l’arrivo della stagione fredda diventa un gesto quasi quotidiano. Mi affascina pensare che si tratta di un gesto antico, a cui un tempo veniva riconosciuto un grande potere curativo.

Proprio per questo, dedico grande attenzione alla scelta e alla preparazione delle mie tisane, e voglio condividere con te qualche segreto per sfruttare al meglio le loro proprietà!

Infuso o decotto?

La tisana nasce come infusione a scopo medicamentoso, che sfrutta le proprietà che possono rilasciare nell’acqua alcune piante officinali. I metodi di estrazione di questi principi attivi naturali sono due: l’infuso e il decotto.

Si parla di infuso quando si versa acqua bollente sulla droga (la parte della pianta utilizzata per le sue proprietà), e poi si filtra dopo qualche minuto. Si parla invece di decotto quando si fa bollire la droga nell’acqua, e poi si filtra dopo un tempo che in alcuni casi può anche essere piuttosto lungo (1-8h).

L’infuso è il metodo più indicato per le parti più leggere e delicate della pianta, come i fiori, i semi e le foglie; il decotto invece per la corteccia e le radici.

Nella maggior parte dei casi, le tisane che noi prepariamo sono infusi, in quanto anche parti della pianta come corteccia e radici sono state ridotte in polvere o comunque in piccolissimi pezzi – penso, per esempio, alla cannella o alla liquirizia.

A fare la differenza saranno comunque i tempi di infusione: si va dai 5-10 minuti per i fiori delicati e i semi, ai 10-20 minuti di radici e corteccia.

Anche l’acqua fa la sua parte

Per preparare la tisana perfetta, è importante dedicare la giusta attenzione anche all’acqua, che deve essere fresca, pura, inodore e oligominerale.

Nella preparazione degli infusi l’acqua deve essere portata a ebollizione e subito spenta, perché un’ebollizione prolungata potrebbe portare a una separazione dei minerali, e alla creazione di una patina sulla sua superficie. L’acqua inoltre non deve essere né troppo fredda, perché non riuscirebbe a catturare gli aromi, né troppo calda, perché potrebbe far emergere componenti più amare e aspre. In generale per le tisane la temperatura ideale che l’acqua dovrebbe raggiungere è di circa 95°, da far raffreddare qualche minuto nel caso degli infusi più delicati.

Conservazione delle erbe

Se come me sei un’inguaribile collezionista, devi sapere qual è il modo migliore di far durare a lungo aroma e proprietà delle tue tisane! Bisogna conservarle nel modo giusto: al buio, in un luogo fresco e asciutto, e al riparo da forti odori. L’ideale è un contenitore ermetico e non trasparente.

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